In molti si chiedono come produrre birra artigianale. In realtà è più semplice di quello che si può pensare, ed è alla portata anche di chi è alle prime armi. Può diventare un hobby perfetto, a cui dedicare con soddisfazione il proprio tempo libero.
Ecco come preparare da solo la tua personale birra.
Come produrre birra artigianale: i primi passi
Iniziamo con un consiglio: non ti abbattere. Le tue prime birre difficilmente saranno come te le aspetti, ma bisogna solamente insistere e acquisire un po’ di esperienza. Dopo qualche tentativo vedrai dei miglioramenti notevoli, non ti preoccupare.
Il primo passo è probabilmente quello più complesso: bisogna preparare adeguatamente il mosto. Si inseriscono in un apposito contenitore acqua, luppolo e malto. Il chicco deve essere frantumato, ma senza che venga ridotto in polvere. A questo punto il malto va inserito nel contenitore insieme all’acqua, per poi bollirlo a una temperatura che deve restare tra i 50 e gli 80 gradi centigradi.
Al termine di questo processo bisogna filtrare il malto, per poi aggiungerlo di nuovo all’acqua. Infine si inserisce in questa miscela il luppolo, si fa bollire nuovamente e si ottiene così il mosto vero e proprio.
Terminata la bollitura è il momento di aggiungere il lievito. Se hai del lievito in polvere prima fai attenzione a aggiungere un po’ di acqua, così da fargli recuperare la struttura originale. Il lievito va aggiunto dopo che il mosto si è freddato, bisogna quindi aspettare che torni a una temperatura di circa 30°.
Dalla fermentazione all’imbottigliamento
Ora è il momento di lasciare che il mosto fermenti. La durata della fermentazione può variare tra i 15 e i 20 giorni, in base alle preferenze di chi sta preparando la birra. Fondamentale è la stanza in cui viene lasciato fermentare il mosto: deve essere un luogo buio, e soprattutto non riscaldato.
In questa fase si può già aggiungere lo zucchero. La quantità sceglila in base ai tuoi gusti. Vedrai che nel tempo riuscirai a capire qual è la quantità giusta per la tua birra artigianale. In alternativa lo zucchero può anche essere inserito dopo che la birra è stata imbottigliata.
Dopo la fermentazione il prodotto va imbottigliato. Puoi scegliere sia bottiglie di vetro che contenitori in alluminio. L’importante è che il tutto sia chiuso in maniera ermetica, così da non far passare l’aria o altri agenti esterni.
Una volta imbottigliata arriva il momento di far maturare per bene la birra. Si tratta a tutti gli effetti di una seconda fermentazione, che può durare anche tre settimane. Prima di questa fase la birra non è ancora pronta e bevibile. Non dimenticare di conservare le bottiglie a temperatura ambiente, cercando di restare intorno ai 20°.