La sostenibilità ambientale è sempre più al centro del dibattito globale, la transizione ecologica rappresenta non solo una necessità di contrasto all’innalzamento climatico ed all’inquinamento, ma una significativa opportunità per le aziende italiane.
Questa rivoluzione verde, che prevede una progressiva decarbonizzazione e l’adozione di modelli produttivi più rispettosi dell’ambiente, si configura come una svolta epocale, un percorso che intreccia innovazione tecnologica e sostenibilità.
Il panorama economico contemporaneo ci pone di fronte a sfide imponenti ma, al contempo, offre innumerevoli occasioni di crescita e rinnovamento. L’adozione di strategie green può non solo preservare il nostro pianeta, ma creare nuove nicchie di mercato, incentivare la ricerca e lo sviluppo e migliorare l’immagine aziendale, attirando clienti sempre più consapevoli e esigenti.
Attraverso questo articolo, vi invitiamo a un viaggio esplorativo tra gli aspetti chiave della transizione ecologica, toccando punti nevralgici quali gli obiettivi ONU di sviluppo sostenibile e l’economia circolare, per delineare un percorso virtuoso che possa guidare le vostre aziende verso un futuro più verde e sostenibile.
Che cosa è la transizione ecologica
La transizione ecologica è un processo di trasformazione radicale che implica un ripensamento profondo dei modelli di produzione e consumo attuali. Si tratta di una marcia verso un futuro più sostenibile, che pone al centro il benessere dell’ambiente e dell’individuo, favorendo l’utilizzo di energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.
Questo percorso di cambiamento non è solo una responsabilità, ma una vera e propria opportunità per le aziende, che possono innovare e rendersi competitive sul mercato attraverso l’adozione di soluzioni green.
La roadmap verso una transizione ecologica di successo è segnata da una serie di passaggi fondamentali che includono: la formazione e l’aggiornamento costante, l’adozione di tecnologie sostenibili, la recisione dei processi di produzione a favore di una economia circolare, e la predisposizione a un miglioramento continuo, orientato verso la sostenibilità ambientale.
Quali sono gli obiettivi ONU di sviluppo sostenibile
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delineati dall’ONU sono un insieme di 17 obiettivi, che spaziano dalla lotta contro la povertà e la fame, all’istruzione di qualità, fino alla promozione di modelli produttivi e di consumo sostenibili. Vediamoli:
- Nessuna povertà: Eradicare la povertà in tutte le sue forme ovunque nel mondo.
- Fame zero: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile.
- Salute e benessere: Assicurare una vita sana e promuovere il benessere per tutte le età.
- Istruzione di qualità: Garantire un’educazione inclusiva, equa e di qualità e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.
- Uguaglianza di genere: Raggiungere l’uguaglianza di genere e emancipare tutte le donne e le ragazze.
- Acqua pulita e sanità: Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture sanitarie per tutti.
- Energia pulita e accessibile: Assicurare l’accesso a fonti di energia affidabili, sostenibili, moderne e a un costo accessibile per tutti.
- Lavoro dignitoso e crescita economica: Promuovere una crescita economica sostenibile, inclusiva e sostenibile, il pieno e produttivo impiego e un lavoro dignitoso per tutti.
- Industria, innovazione e infrastruttura: Costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e incoraggiare l’innovazione.
- Riduzione delle disuguaglianze: Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i Paesi.
- Città e comunità sostenibili: Fare in modo che le città e gli insediamenti umani siano inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
- Produzione e consumo responsabili: Assicurare modelli di consumo e produzione sostenibili.
- Azione per il clima: Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
- Vita sott’acqua: Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo sostenibile.
- Vita sulla terra: Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione, e arrestare e invertire il degrado del terreno e arrestare la perdita di biodiversità.
- Pace e giustizia solide istituzioni: Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, fornire accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli.
- Partnership per gli obiettivi: Rafforzare i mezzi di implementazione e rinnovare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
Essi rappresentano un piano d’azione universale per tutelare il pianeta e assicurare prosperità e benessere per tutti entro il 2030. Per le aziende, allinearsi a questi obiettivi significa non solo contribuire attivamente al bene del pianeta, ma anche avvalersi di un quadro strategico consolidato per una crescita sostenibile e resiliente.
Quali sono le opportunità per le aziende?
La transizione ecologica apre un orizzonte di opportunità variegato per le aziende italiane. In primo luogo, essa permette di accedere a nuovi mercati e a consumatori sempre più attenti alla sostenibilità dei prodotti che acquistano.
In secondo luogo, le aziende possono beneficiare di incentivi e finanziamenti dedicati a chi intraprende percorsi virtuosi di sostenibilità. Gli incentivi fiscali, gli sgravi e i finanziamenti europei rappresentano un supporto concreto per gli imprenditori che scelgono di investire in tecnologie green.
Grazie a queste facilitazioni fiscali, necessarie per la ripresa dell’economia dopo lo stato di pandemia dovuta al Coronavirus, le aziende potranno investire in efficientamento energetico, e dei precessi, con l’obiettivo di abbattere gli impatti ambientali dei loro nei e servizi.
La transizione ecologica sarà utile anche alla promozione di una cultura aziendale più forte e coesa, incentrata sul benessere dei lavoratori e sul rispetto dell’ambiente, con ripercussioni positive sull’immagine e sulla reputazione aziendale.
Economia circolare e sostenibilità
L’economia circolare è una componente fondamentale della transizione ecologica. Essa promuove un sistema in cui i rifiuti e l’utilizzo di risorse sono ridotti al minimo e in cui i prodotti alla fine del loro ciclo di vita sono reimmessi nel ciclo produttivo attraverso il riciclo e il riuso.
Questa si contrappone all’economia lineare modello economico che segue un percorso lineare di produzione e consumo. In questo tipo di economia, le risorse naturali vengono estratte per produrre beni che, una volta utilizzati, diventano rifiuti. La sequenza di questa economia è quindi “estrarre, produrre, consumare e gettare”, senza un flusso circolare che riporta i materiali nell’economia.
La sostenibilità di questo tipo di economia è messa in discussione nella transizione ecologica, in quanto porta a una rapida deplezione delle risorse naturali e genera grandi quantità di rifiuti che possono avere impatti negativi sull’ambiente e sulla società.
Implementare strategie basate sull’economia circolare significa non solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche creare valore aggiunto, ottimizzando i processi produttivi e riducendo i costi legati allo smaltimento dei rifiuti.
Le aziende che adottano principi di economia circolare possono inoltre beneficiare di una maggiore resilienza, preparandosi meglio a gestire shock e crisi future grazie ad una maggiore autonomia e sostenibilità.
Standard di certificazione ambientale
Per promuovere attività strategiche verso la transizione ecologica ci sono degli strumenti di certificazione volontaria che ti permetteranno di definire impatti e miglioramenti da effettuare verso la sostenibilità.
Questi sono gli standard di certificazione ambientale che giocano un ruolo fondamentale nel garantire che le aziende rispettino determinati criteri di sostenibilità ambientale.
La certificazione attesta l’impegno delle aziende nel perseguire politiche green, offrendo una garanzia concreta ai consumatori e agli stakeholder. Vediamone le più importanti:
Ecco alcune delle certificazioni ambientali più note e riconosciute a livello globale:
- ISO 14001: Questa certificazione stabilita dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO) definisce i criteri per un sistema di gestione ambientale efficace.
- EMAS (Eco-Management and Audit Scheme): È un sistema volontario di gestione e audit ambientale per le organizzazioni con sede nell’UE.
- Rainforest Alliance Certified: Questa certificazione è incentrata sulla promozione di pratiche agricole sostenibili e sulla conservazione della biodiversità.
- FSC (Forest Stewardship Council): Si focalizza sulla promozione della gestione responsabile delle foreste a livello mondiale.
- Fair Trade: Sebbene sia più conosciuto per promuovere condizioni di lavoro equo, include anche criteri per pratiche ambientali sostenibili.
- PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification): Un’organizzazione internazionale non-profit che promuove la gestione sostenibile delle foreste tramite certificazione indipendente.
- EU Ecolabel: Un marchio dell’Unione Europea che indica prodotti e servizi ecologici che hanno un impatto ambientale ridotto durante tutto il loro ciclo di vita.
- Certificazione LCA (Life Cycle Assessment): La certificazione LCA non è una certificazione in sé, ma un’analisi scientifica standardizzata che valuta gli impatti ambientali associati a tutte le fasi di vita di un prodotto, da culla a tomba.
- Carbon Footprint: La carbon footprint misura la quantità totale di gas serra prodotti, direttamente e indirettamente, da una persona, organizzazione, evento o prodotto.
- Water Footprint: La water footprint misura la quantità totale d’acqua utilizzata per produrre un prodotto o fornire un servizio, considerando l’intero ciclo di vita.
Il mondo della certificazione ambientale è molto frastagliato, e dipende molto dal contesto in cui opera la tua organizzazione.
Ti segnaliamo una utile guida dove approfondire la tematica della certificazione ambientale, vantaggi ed attività per il raggiungimento dell’attestazione, che puoi visionare cliccando sul link di seguito: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazioni-ambientali/
Optare per una certificazione ambientale può quindi elevare il profilo dell’azienda, offrendo vantaggi competitivi notevoli nel mercato contemporaneo.
È essenziale, però, affiancare a questi strumenti una vera e propria cultura della sostenibilità, integrando principi e prassi green in ogni aspetto dell’attività aziendale.