Si tratta di una figura professionale particolarmente richiesta all’interno dell’attuale mondo del lavoro. Parliamo dell’assistente sociale, ossia di un professionista che mette la propria opera al servizio della collettività e che si occupa di salvaguardare persone che vertono in stato di bisogno. Ovviamente, un assistente sociale segue un iter formativo particolare, a cui seguono sbocchi lavorativi e paghe differenti.
In generale, le mansioni dell’assistente sociale sono finalizzate a prevenire e risolvere situazioni di disagio sociale. Tra i compiti dell’assistente sociale citiamo: la gestione delle pratiche per l’adozione, delle documentazioni relative all’affido, il pre-affido e il supporto delle famiglie che si trovano in uno stato di difficoltà.
Inoltre, un’assistente sociale si occupa di soggetti affetti da problematiche di salute mentale e dei tossicodipendenti, o anche di minori che vivono in contesti a rischio, adoperandosi al fine di diminuire la dispersione scolastica e per aiutare gli immigrati ad inserirsi nel contesto sociale. Insomma, si evince che la figura dell’assistente sociale sia davvero importante per gli equilibri di un territorio e, di seguito, scopriremo alcune importanti informazioni riguardo la sua mansione ed i pagamenti percepiti da chi esercita la professione.
Gestirsi da liberi professionisti
Gli assistenti sociali si inseriscono, a seconda delle mansioni, nella categoria dei liberi professionisti. I freelance rappresentano il futuro del mercato lavorativo internazionale e, in Italia, questo fenomeno si rivela in costante crescita. Essere un libero professionista significa gestire tutta una serie di responsabilità particolari, che non riguardano soltanto il lavoro in sé, ma soprattutto l’aspetto economico e burocratico di esso.
Il mondo dei freelance si sposta sempre più sul piano digitale, sia in campo pratico che per quanto riguarda le sopracitate procedure organizzative. A tal proposito, è utile rivolgersi a servizi online come Fiscozen, per ottenere un’assistenza completa, chiarire eventuali dubbi su questioni di natura fiscale ed eliminare gli ostacoli della burocrazia. Per i liberi professionisti, infatti, Fiscozen mette a disposizione un piano low cost per la gestione della Partita IVA dal costo di 299 € + IVA per il regime forfettario.
I guadagni di un assistente sociale: ecco cosa sapere
Per poter adeguatamente comprendere quanto, di fatto, un assistente sociale possa guadagnare, bisogna prima tenere in considerazione i vari ruoli che si possono ricoprire e l’area di riferimento in cui si andrà ad operare. In linea generale, comunque, lo stipendio di assistente sociale è soggetto a forti margini d’oscillazione. Si parte da 850 euro netti mensili, per arrivare ad un massimo di circa 2000 euro. In Italia, comunque, lo stipendio medio di questa figura professionale è pari a 1350 euro al mese.
Parliamo di 24300 euro lordi all’anno. Tutto ciò che fa la differenza in quest’ambito è, ovviamente, l’esperienza. Un assistente sociale con meno di tre anni sul campo, infatti, arriva ad un massimo di circa 900 euro al mese, mentre ad un livello intermedio, dopo qualche anno, può arrivare a 1200 euro al mese. A fine carriera, infine, il suo stipendio si aggira intorno ai 1700 euro mensili. Ovviamente, sono diverse le variabili da considerare quando si parla dello stipendio di un assistente sociale. Si va dalla tipologia di lavoro svolto alle fasce d’età con cui si andrà a lavorare, fino ad arrivare all’ambito di riferimento. Un’ultima, grandissima, distinzione si fa tra i professionisti che operano in ambito pubblico e privato. I primi, soggetti ad uno stipendio di 1300 euro netti mensili, lavorano per 36 ore settimanali, mentre chi svolge l’attività da libero professionista ha un guadagno variabile in funzione ai clienti che si gestiscono. Il costo delle prestazioni è regolato da un piano emanato dal Consiglio nazionale dell’ordine degli assistenti sociali.