Tra sushi e sashimi differenza qual è? Si tratta di piatti che vengono spesso accomunati e confusi, ma in realtà sono ricette davvero differenti tra loro. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche principali di entrambi i piatti provenienti dall’oriente.
Sushi e sashimi differenza: tutte le loro caratteristiche
Iniziamo con il sashimi. La ricetta è disponibile in diverse varianti, ma restano alcune caratteristiche di base che sono a dir poco inderogabili. Si tratta di pesce crudo, che viene tagliato a fette e servito insieme a eventuali condimenti. Non si aggiunge riso e non si abbina ad altri ingredienti.
Attenzione alla qualità: per un buon sashimi il pesce deve essere ben fresco, e anche il taglio delle fette non va trascurato. Bisogna stare attenti a non tagliare le fette con una dimensione superiore al centimetro.
Il sashimi viene preparato sia con alcuni pesci che con diversi molluschi marini. Tra gli ingredienti più utilizzati troviamo il salmone, il pesce palla, lo sgombro, e anche calamari e gamberetti.
Il sushi invece prevede la presenza di riso, che fa da rivestimento al vero cuore di questo piatto, costituito da pesce crudo, molluschi e altri ingredienti. Per questo esistono tantissime varianti. Il riso servito nel sushi è cotto, e solitamente viene reso più saporito grazie a sale, aceto e zucchero.
All’interno dei rotolini con cui tipicamente si serve il sushi possiamo trovare anche alghe, uova e verdure di vario genere, a seconda della ricetta utilizzata.
Tra i ripieni più utilizzati troviamo soprattutto gamberi, tonno e salmone. Esistono anche alcune ricette in cui viene inserito del gustoso polpo.
Quale scegliere?
Vediamo insieme quali sono i motivi per cui scegliere l’uno o l’altro piatto. Ciò che li accomuna è chiaramente la presenza del pesce crudo, ma come abbiamo visto si tratta di ricette davvero differenti.
Dal punto di vista nutrizionale sushi e sashimi hanno valori decisamente diversi tra loro. Il sushi è più calorico, per la presenza del riso e degli altri elementi. Il sashimi non è ricoperto da riso, per cui è l’ideale per chi sta affrontando una dieta con poche calorie. Inoltre è più magro, perché non sono presenti altri ingredienti ad arricchire il piatto.
Inoltre il sushi presenta alcune eccezioni. Non tutte le ricette prevedono pesce crudo, e in alcuni casi è possibile gustare del sushi cotto. Si tratta di un dettaglio davvero interessante per chi ha timore del pesce crudo, che se non preparato accuratamente potrebbe nascondere batteri e parassiti.
Un ultimo dettaglio riguarda il modo in cui vanno gustati. Il sashimi va consumato utilizzando rigorosamente le classiche bacchette, mentre per il sushi è ammesso l’utilizzo della mani. In entrambi i casi è preferibile evitare le posate occidentali.